Sono solita ripetere quanto sia bello giocare con le fiabe, ma forse ti sei chiesto che cosa significhi. Risponderò a questa domanda suggerendoti un gioco, “L’inventafavole“.
Questo simpatico gioco di carte è stato ideato da Claudio Pallottini e illustrato da Mauro De Luca. Prodotto da Il Barbagianni Editore, lo puoi trovare in alcuni negozi che vendono giochi didattici, in libreria o anche su Amazon.
In un libretto di accompagnamento al mazzo di carte Claudio Pallottini spiega com’è nato questo gioco, e lo fa narrando una breve, toccante fiaba sulla sua infanzia. L’autore spiega che nessuno gli ha mai raccontato una fiaba fino ai quattro anni, questo perché la sua mamma era muta e il suo papà non si sentiva in grado di farlo. La mamma allora aveva cercato un modo per esaudire il desiderio del suo bambino, e la soluzione era stata proprio un gioco: aveva disegnato delle carte con illustrazioni fiabesche che potessero essere di ispirazione e incoraggiamento per il marito e gliele aveva regalate, aggiungendo un biglietto con scritto “ora non avrai più scuse”. E così il piccolo Claudio poté ascoltare le fiabe che il papà inventava un pezzetto per volta, voltando le carte realizzate dalla moglie.
A distanza di qualche anno Claudio Pallottini ha pensato di rendere disponibile il gioco ideato da sua madre per tutti coloro che desiderano cimentarsi nell’invenzione di fiabe. Dalla collaborazione con l’illustratore Mauro De Luca è nato un mazzo di carte davvero bellissime e molto evocative, capaci di stimolare la fantasia anche meno allenata.
Come usarle?
Il bello è che… non ci sono regole! Non dovrai imparare a utilizzare queste carte perché di fatto potrai adoperarle come vorrai. Io le ho usate molto alla scuola dell’infanzia, con bambini di cinque anni. Le prime volte selezionavo alcune carte dal mazzo per non dare ai bimbi troppo materiale e creare confusione. Distribuivo a ciascuno un certo numero di carte e a turno ognuno ne voltava una, dopodiché tutti insieme decidevamo che ruolo avesse l’immagine nella nostra storia. Naturalmente, la prima carta corrispondeva al “C’era una volta…” mentre l’ultima definiva il finale “… e vissero tutti felici e contenti”.
Puoi inventare una fiaba voltando le carte a caso, oppure usandone solo alcune. Puoi pescare una carta e raccontare la storia che ti viene in mente guardandola, e quando sei a corto di idee ne prendi un’altra e la colleghi alla prima. Oppure puoi guardare le carte e scegliere quelle che ti sembra possano essere collegate tra loro per tessere una trama avvincente. È un gioco, l’importante è che tu ti diverta!
Puoi giocare da solo, con i tuoi figli o con i tuoi nipotini, con i tuoi allievi o con i piccoli vicini di casa, o magari puoi animare una cena tra amici; dopotutto, le fiabe sono state motivo di aggregazione sin dai tempi più antichi, quando venivano narrate attorno al focolare per scacciare le ombre della sera e allietare un momento di riunione famigliare prima del riposo. Ogni momento è buono per concedersi una fiaba.
Antonella Arietano