Quante volte hai esclamato, di fronte ad un problema, “servirebbe una bacchetta magica”?
Nella maggior parte delle fiabe classiche l’eroe si serve di un oggetto magico per superare una difficoltà oppure per sconfiggere il cattivo di turno. E a chi non piacerebbe avvalersi di un aiuto di questo tipo?
Con i bambini può diventare divertente giocare con gli oggetti magici delle fiabe. Vediamo come!
Indovina la fiaba
Chiedi al bambino di indovinare quale mezzo magico usa l’eroe in una fiaba particolare, ad esempio “che cosa usa il soldato per chiamare i tre cani magici?” (dalla fiaba di Andersen, “L’acciarino magico”: il soldato usa, appunto, un acciarino).
Puoi anche invertire l’indovinello e domandare in quale fiaba si trova un particolare oggetto magico, per esempio “in quale storia viene adoperato uno specchio magico in grado di parlare?” (naturalmente in “Biancaneve e i sette nani” dei Fratelli Grimm).
Serve una bacchetta magica?
Inventa una storia semplice, tenendo presente che l’unica condizione da rispettare è che ad un certo punto l’eroe deve aver bisogno di un mezzo magico. Quando arrivi al momento cruciale chiedi al bambino che cosa potrebbe usare il protagonista per tirarsi fuori dai guai, per sconfiggere l’antagonista o per superare una difficoltà. Non esistono regole, qualsiasi risposta va bene.
Quest’attività presenta due vantaggi notevoli: da una parte accresce la fiducia del bambino nelle proprie capacità, poiché a lui viene affidato il compito di aiutare il protagonista della storia, dall’altra sviluppa la sua fantasia o la capacità di riallacciarsi ad altri racconti, difatti egli può inventare un mezzo magico tutto suo o attingere al patrimonio fiabesco conosciuto. Da non sottovalutare la valenza affettiva di questo tipo di gioco: l’adulto si allea con il bambino creando qualcosa che appartiene solo a loro, almeno finché non decideranno di condividere la fiaba inventata con altre persone.
Creare il mezzo magico personale
Quest’attività può risultare particolarmente utile nel caso in cui il bambino abbia bisogno di superare una paura o una difficoltà, ma può essere provata anche solo per semplice divertimento.
Nel primo caso, chiedi al bambino che cosa potrebbe servirgli per superare la sua paura. Digli che può inventare un mezzo magico potente, capace di spazzare via tutte le ombre che lo spaventano. Attento a non suggerire troppo, l’oggetto magico dev’essere suo, non tuo! Se però lo vedi in difficoltà dagli pure una mano lanciandogli qualche parola chiave, come se steste facendo una sorta di brainstorming (ovvero raccogliendo tutte le idee che vi vengono in mente pensando ad un tema particolare).
Se l’attività è a scopo ludico, puoi semplicemente chiedergli che tipo di mezzo magico gli piacerebbe avere a disposizione da sfruttare in caso di difficoltà.
Una volta definito e descritto il più minuziosamente possibile l’oggetto magico pensato, occorre costruirlo! Potete anche solo disegnarlo, ma se riuscirete a renderlo reale l’effetto potrebbe essere ancora più divertente. Procurati fogli, pennarelli, carta, forbici e materiale di fortuna, ad esempio bottoni, bastoncini di legno, tappi di sughero, perline, nastri ecc., dopodiché liberate la fantasia! Disegnare il mezzo magico potrebbe aiutarvi nella realizzazione, come fosse una specie di progetto.
Infine, potete inventare un rito per conferire alla vostra creazione le sue proprietà magiche. Potete accendere una candela e recitare insieme una filastrocca, oppure potete inventare una formula magica. Puoi anche proporre al bambino di superare una piccola prova (consona alle sue capacità, naturalmente) per poterne venire in possesso: attraversare un corridoio al buio usando una torcia, rispondere a un indovinello, superare un percorso a ostacoli preparato apposta in giardino. L’unica condizione da rispettare è che l’oggetto magico non può essere il pagamento per un servizio richiesto al bambino, come riordinare la sua cameretta o prendere un bel voto a scuola, perché questo gli conferirebbe un aspetto meno divertente e lo renderebbe affettivamente meno efficace.
In conclusione, mi permetto di offrirti un ultimo, piccolo suggerimento: anche ai grandi può far bene costruire il proprio oggetto magico. 😉
Buon divertimento!
Antonella Arietano