Il bosco è teatro di numerose fiabe, sin dalle loro prime versioni, quelle narrate attorno al fuoco. Nel bosco ci si perde, ci si addentra per compiere una missione, lo si attraversa per raggiungere una mèta, ci si ritrova per caso. Le combinazioni sono moltissime! Ma qual è il suo significato all’interno di una fiaba?
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Il rifugio
In alcuni casi il bosco diventa un rifugio sicuro, in cui l’eroe può trovare pace e protezione. In Biancaneve e i sette nani, la principessina in fuga dalle ire della regina si nasconde nella casetta dei nani, che si trova nel folto del bosco. Anche nella fiaba I cigni selvatici la protagonista, Elisa, trova riparo nel bosco, in una grotta dove vive con gli undici fratelli tramutati in cigni. In entrambi gli esempi, il bosco è un elemento rassicurante, pacifico, capace di celare e, di conseguenza, impedire al pericolo di raggiungere le due eroine in fuga.
La creazione di uno spazio sicuro è molto importante per i bambini, poiché li rasserena e li fa sentire protetti. Quando ti accorgi che il tuo bimbo è preoccupato o intimorito da qualcosa, puoi inventare per lui una fiaba semplice, in cui il protagonista possa trovare rifugio in un bosco tranquillo, come Biancaneve. Puoi immaginare con lui una capanna accogliente, nascosta da cespugli e arbusti, in cui possa rifugiarsi, o puoi optare per una caverna piena di cristalli luminosi, nascosta da una tenda di foglie. Provate a creare insieme uno spazio sicuro nascosto nel folto del bosco, in cui lui stesso, anche da solo, potrà trovare riparo dai brutti pensieri o dalle sue paure. Quando si sentirà a disagio, potrà chiudere gli occhi e immaginare di essere lì, al sicuro.
Anche per gli adulti può funzionare questo tipo di gioco. Possiamo definirla una visualizzazione creativa: chiudi gli occhi, rilassati, respira profondamente e immagina di trovarti in un bosco tranquillo. Prova a visualizzare uno spazio speciale all’interno di questo bosco, in cui cercare rifugio ogni qual volta ti sentirai sotto pressione, spaventat* o preoccupat*. Può essere una casetta, una grotta, quello che preferisci. Prendiamo ad esempio la capanna: arricchiscila con più dettagli possibile, ad esempio il tetto di paglia, le tendine di pizzo alle finestre, il caminetto con davanti una sedia a dondolo sulla quale potrai rilassarti ogni volta che sosterai là. Più particolari aggiungerai, più la sentirai “tua”. Il tuo rifugio prezioso.
Il luogo oscuro
Ci sono casi in cui il bosco non è protettivo, ma minaccioso e oscuro. Il bosco, infatti, può anche rappresentare le paure inconsce più profonde, le ansie che si celano nel nostro cuore, i timori e le incertezze che ci accompagnano giorno dopo giorno. Per il bambino vale lo stesso discorso: il bosco può far paura perché intricato, popolato da creature ostili. A questo punto, attraversarlo può rappresentare la sfida dell’eroe, il compimento di un passaggio evolutivo fondamentale per raggiungere maggior sicurezza e autostima. Il bosco diventa una prova da affrontare, una sorta di rito di iniziazione.
Hansel e Gretel, abbandonati nel bosco, riescono a tornare a casa la prima volta grazie allo stratagemma delle briciole di pane, ma la seconda questo metodo non può essere applicato e i bambini devono affrontare la prova più temibile: la strega nella casetta di dolcetti. Ci riescono e il premio è l’agiatezza, grazie al tesoro della strega, e il ricongiungimento con l’amato papà.
Anche Pollicino deve affrontare le incertezze del bosco, quando lui e i suoi fratelli sono abbandonati dai genitori. Pollicino non si perde d’animo e riesce a mettere in salvo i fratellini, anche se il rifugio non è proprio dei migliori, poiché incappano nella casa dell’orco. Sappiamo però che l’astuzia del bambino farà sì che tutto vada a finire nel modo migliore (per lui e la sua famiglia, almeno).
Per i bambini è importante sentire le fiabe in cui il protagonista riesce ad affrontare le insidie del bosco oscuro, per emergere vittorioso.
Per quanto riguarda gli adulti, anche noi possiamo beneficiare del rito di passaggio nel bosco oscuro. Se ti trovi in una situazione difficile, prova a immaginare di essere nel folto di un bosco minaccioso, difficile da attraversare per tornare a casa. Questo è un esercizio che puoi fare anche per iscritto: prendi carta e penna e descrivi come ti senti in questo frangente, che cosa provi, che cosa vedi. Focalizzati poi sul modo in cui ne verrai fuori: trovi un aiutante, alla pari di molti eroi delle fiabe che incontrano la fata di turno o lo gnomo generoso? Riesci a farti strada nonostante la pericolosità dell’ambiente? Scopri una scorciatoia che ti permette di venirne fuori? Scrivi tutto ciò che ti viene in mente, senza preoccuparti assolutamente del fatto che sia una soluzione praticabile nella realtà: non è ciò che ti serve, per ora. Adesso lavori sul piano mentale, emozionale. Una volta che avrai calmato la tua mente e i tuoi sensi, le condizioni saranno migliori e la soluzione troverà la strada per manifestarsi anche nel mondo reale. Quando avrai terminato di scrivere, potrai chiudere i fogli in una busta e metterla da parte, oppure bruciarli, per lasciar andare ciò che ti preoccupa.
Lo spazio magico
Nelle fiabe, il bosco è spesso permeato di magia. Si possono incontrare fate, spiriti gentili, animali parlanti in grado di aiutare e offrire mezzi magici. Nella fiaba L’uccello d’oro, il principe Bertrand si addentra nel bosco alla ricerca dell’uccello d’oro, e proprio qui incontra una volpe che gli offre consigli preziosi per riuscire nell’impresa. Nel bosco, insomma, tutto può succedere.
Ai bambini piace immaginare animali parlanti e creature fatate. Ultimamente gli unicorni sono gettonatissimi! Se avete la fortuna di poter passeggiare nel bosco, divertitevi a guardarvi attorno a caccia di case di gnomi nascoste ai piedi degli alberi, o cavità nei tronchi che potrebbero celare tesori fantastici. Se avete la fortuna di imbattervi in un cerchio di funghi, fate attenzione, perché potrebbero esserci delle fate nei paraggi! E se trovate un pezzo di legno bucato, provate a guardare attraverso il foro: potreste riuscire a vedere le creature fatate.
Il significato che assume il bosco nelle fiabe (così come per noi) dipende dallo scopo che persegue: offrire riparo, richiedere il superamento di una prova o difficoltà, oppure dare accesso alla dimensione magica. Qual è quello giusto per te, in questo momento? E per il tuo bambino?
Se ti va di condividere i tuoi pensieri, puoi farlo nei commenti! 😉
Antonella Arietano