Non so tu, ma io sono affascinata dalle fate! Compaiono in fiabe e leggende, e lo fanno in modi incredibilmente diversi tra loro: a volte appaiono dolci e gentili, madrine premurose pronte a intervenire per lenire le pene di figliocce e figliocci, come in Cenerentola, altre volte sono tremende e vendicative, pronte a rivalersi su bimbi innocenti per i torti subiti, com’è il caso de La bella addormentata. Nel folklore irlandese, le fate sono rappresentate spesso come pericolose e capricciose, pronte a sostituire i neonati umani con i propri. Un universo estremamente variegato dunque, molto affascinante in tutte le sue sfaccettature.
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Una fiaba per cominciare…
Quand’ero piccola leggevo sempre molto volentieri la fiaba di Charles Perrault Le fate. Si tratta di una storia davvero molto bella, che vede protagoniste due fanciulle molto diverse tra loro: una buona e cortese, peraltro molto bella, l’altra all’opposto meschina e sgarbata. Sarà l’incontro con una fata a segnare il destino di entrambe, premiando la bontà della prima e punendo senza remore la superbia della seconda. La fiaba originale francese è stata tradotta nientepopodimeno che da Carlo Collodi, nel 1875; ti ripropongo la sua versione, cosicché tu possa conoscerla, se ancora non l’hai letta, o godertela di nuovo!
Fate celate
Spesso le fate non si presentano nelle loro vere sembianze, com’è il caso della fiaba di Perrault: sono solite cambiare aspetto, così da poter mettere alla prova gli umani e conoscerne la vera natura. La fata di Perrault si presenta la prima volta nei panni di una vecchina, la seconda come una ricca signora, rivelando i caratteri delle due sorelle. Anche in alcune versioni de La bella e la bestia, la fata responsabile della metamorfosi del principe superbo si presenta travestita da vecchia mendicante. A volte le fate assumono l’aspetto di animali. Insomma, occorre fare davvero molta attenzione per non commettere errori! Il trucco sta nell’assumere un atteggiamento gentile con qualsiasi creatura. In fondo, proprio questo è il messaggio principale che le fate vorrebbero trasmetterci mettendoci alla prova: la cortesia è la chiave per accedere a qualsiasi ricompensa.
Il Vaso della Gentilezza
Anche tu puoi servirti della magia delle fate per incoraggiare un atteggiamento cortese nei tuoi bambini. Ti propongo un’attività davvero semplice, ma di sicuro effetto: il Vaso della Gentilezza.
Ti serviranno solo un barattolo di vetro oppure un vaso (non troppo grandi) e delle perle di legno o gemme finte, magari di quelle che si usano per giocare a infilare collane. Se sono un po’ grandi è meglio, dopo ti spiegherò perché.
Ecco come funziona il Vaso della Gentilezza: ogni volta che il tuo bambino si comporta in maniera gentile e usa parole cortesi, una perla di legno colorata (o una gemma) va a finire nel Vaso della Gentilezza. Quando il Vaso sarà colmo, potrete usare le perle collezionate per creare una bella collana da poter indossare, oppure potete concordare in anticipo un piccolo premio (non necessariamente qualcosa di materiale, potrebbe trattarsi di una merenda gustosa o di una gita speciale).
Ti consiglio di scegliere un vaso o un barattolo non troppo grande o, in alternativa, ripiega su pietre o gemme piuttosto voluminose, altrimenti riempirlo diventerà un impegno inarrivabile e il bambino rischierà di scoraggiarsi. È importante che l’obiettivo sia visibilmente raggiungibile.
Perché non creare un Vaso della Gentilezza dedicato a tutta la famiglia? Ogni volta che viene compiuto un atto cortese da uno dei suoi membri, una perla o una gemma va a colmare il Vaso. Stabilite un bel premio che coinvolga tutti i componenti del nucleo famigliare, sarà divertente e raggiungerlo diventerà una gara entusiasmante!
Il Vaso diventerà un simpatico rito per coltivare perle di gentilezza ogni giorno.
E se fosse… la Zuppa della Gentilezza?
Desideri sperimentare una variante… gustosa? Che ne dici della Zuppa della Gentilezza? 😉
Il procedimento è lo stesso, ma al posto delle pietre colorate puoi usare fagioli o ceci. Quando il Vaso della Gentilezza sarà colmo, potrai cucinare una squisita zuppa insieme al tuo bambino, per una cena speciale!
Che tu scelga le pietre da infilare per creare una collana colorata o i fagioli per una gustosa zuppa, tieni presente che quest’attività può coinvolgere bambini piccoli, ma anche ragazzini e perché no, adolescenti: cambia il premio in palio, adeguandolo all’età, e poi potete decidere di riempire il Vaso con qualcosa di diverso, da concordare insieme. L’obiettivo non cambia: ogni gesto gentile va ad aumentare il contenuto del Vaso. Un piccolo segno tangibile dell’educazione alla cortesia praticata con costanza e dedizione.
La gentilezza, così semplice(?)
Insomma, la gentilezza sembra una cosa semplice, ma trovo importante che vada coltivata giorno per giorno. Tuo figlio apparecchia la tavola senza che tu debba chiederglielo decine di volte? Tua figlia ti aiuta a piegare la biancheria senza che tu debba insistere? Evidenzia la loro cortesia, ringraziali e fai loro notare quanto apprezzi il loro gesto. Non diamo mai per scontati gli atti di gentilezza, occorre riconoscerli ed esserne grati. La gentilezza rende tutto migliore, a cominciare dal piccolo mondo che ci circonda.
Se decidi di realizzare il Vaso della Gentilezza, mandami le foto della collana realizzata o della zuppa speciale: sarò felice di condividerle sulla Pagina di Fata in Fabula! 🙂 E se conosci altri giochi per incentivare l’educazione alla gentilezza, sarò lieta se vorrai raccontarmeli: scrivimi a info@fatainfabula.com, oppure commenta questo articolo, ti leggerò con gioia!
Antonella Arietano